Aziende e Dintorni

Fatti e persone del mondo del lavoro

Scopri di più

L'impatto delI'AI, tra nuove competenze e diritti: i trend emersi dal G7 Lavoro e Occupazione

Verso un approccio inclusivo e centrato sull'uomo per affrontare le nuove sfide nel mondo del lavoro

L’Italia ha ospitato in questo settembre 2024 il G7 Lavoro e Occupazione.

La Riunione ministeriale di Cagliari, presieduta dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, si è conclusa con l’adozione della Dichiarazione finale dal titolo “Towards an inclusive human-centered approach for new challenges in the world of work”, “Verso un approccio inclusivo e centrato sull’uomo per affrontare le nuove sfide nel mondo del lavoro”.

Nel documento, firmato all’unanimità, emergono i trend e gli impegni per un mondo del lavoro che cambia, per mercati resilienti in società che invecchiano, per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori con politiche e sistemi di formazione continua e per la promozione di mercati del lavoro inclusivi, sicuri e salutari. E per uno sviluppo umano-centrico dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Ecco in sintesi i trend emersi dal G7 Lavoro e Occupazione 2024.

 

 

Un piano d’azione sull’Intelligenza Artificiale

 

L’Intelligenza Artificiale, in particolare i suoi ultimi sviluppi con modelli generativi, espande l’automazione a compiti cognitivi non di routine. Il suo utilizzo potrebbe cambiare il modo di lavorare in diversi settori, contribuendo certamente ad aumentare la produttività ma allo stesso tempo aumentando le diseguaglianze. Ecco perché, si evidenzia nel documento, è necessario monitorare l’impatto dell’AI sul mercato del lavoro e fornire misure di supporto all’occupazione per i lavoratori più esposti ai rischi nonché garantire un’adeguata protezione sociale e opportunità di riqualificazione per i lavoratori in caso di perdita di posti di lavoro.

 

 

Le nuove competenze

 

Un tema importante è quello delle competenze. Sarà necessario affrontare il gap di competenze, lavorando a stretto contatto con le aziende per identificare le esigenze del mercato del lavoro e fornire una formazione più mirata, anche attraverso i servizi pubblici e privati per l’impiego; promuovere programmi di apprendistato di qualità e di riqualificazione a metà carriera, concentrandosi in particolare sulle PMI, e utilizzare sistemi di valutazione delle competenze per identificare le future esigenze.
Il documento propone di facilitare l’accesso a programmi di riqualificazione e aggiornamento inclusivi, comprese micro-certificazioni specifiche per l’AI per chi cerca lavoro e per i “passaggi” dei lavoratori all’interno e tra le aziende, anche promuovendo partenariati pubblico-privati e incoraggiando le aziende di IA a fornire servizi di formazione insieme all’implementazione dell’IA.
Inoltre, ci si propone di sfruttare le tecnologie basate sull’AI per migliorare le opportunità di istruzione e apprendimento permanente, pianificare e fornire meglio la formazione, personalizzando i contenuti della in base alle esigenze individuali e aumentando la partecipazione e l’inclusività.

 

 

L’invecchiamento della popolazione


Altro tema cruciale è stato quello dell’invecchiamento della popolazione, comune a tutti i Paesi del G7. La quota di persone anziane aumenterà rapidamente nei prossimi decenni. L’invecchiamento della popolazione – scrivono i ministri nella dichiarazione – sta diventando rapidamente uno dei fattori di carenza di manodopera in settori economici chiave e pone diverse sfide. “Per affrontare queste sfide – si legge nel documento – continueremo a sostenere l’invecchiamento attivo e sano, anche promuovendo opportunità di lavoro di qualità e apprendimento permanente a tutte le età, attraendo e trattenendo meglio i lavoratori più anziani, promuovendo una maggiore flessibilità nei percorsi di carriera e affrontando la discriminazione basata sull’età sul posto di lavoro, anche attraverso il dialogo sociale a tutti i livelli”.

L’obiettivo dichiarato è quello di superare le barriere strutturali alla partecipazione al mercato del lavoro e attivare il potenziale inutilizzato degli inattivi e sottoccupati, inclusi i lavoratori più anziani, le persone con disabilità, i fragili, i giovani e le donne.

 

 

Privacy e non discriminazione

 

Il G7 lavoro ha acceso i riflettori anche sui temi della privacy e delle discriminazioni. L’integrazione crescente dell’AI nel mondo del lavoro determinerà una corposa crescita nella raccolta e analisi dei dati sui lavoratori, sollevando preoccupazioni riguardo alla violazione della privacy, specialmente se il consenso non è correttamente ottenuto. Sistemi di AI progettati male o con bias, addestrati su dati selettivi e insufficientemente diversificati, possono amplificare i pregiudizi nel mercato del lavoro, in particolare le discriminazioni di genere e quelle contro i gruppi svantaggiati, e avere un forte impatto anche nel campo del recruiting. Al contrario, un’AI sicura, protetta e affidabile può mitigare il bias umano e la discriminazione, promuovendo e monitorando i progressi in termini di diversità e inclusione nel mercato del lavoro. L’impegno è quello di promuovere l’applicazione di quadri normativi sulla privacy dei lavoratori e sviluppare linee guida per promuovere l’inclusione dei gruppi più vulnerabili e marginalizzati quando si utilizza l’AI per il reclutamento e la gestione del personale.

 

 

 

 

 

Ti è paciuto questo articolo?

Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità del mondo del lavoro, iscriviti a InfoJobs oppure attiva le notifiche.

- -

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contattaci

I nostri consulenti ti consiglieranno le soluzioni InfoJobs più in linea con le tue esigenze.

02 83595065 02 83595065