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Bonus assunzioni 2024: nuove agevolazioni in vigore

Novità e Normative

Dal Governo e dall’Europa, nuove misure mettono a disposizione agevolazioni e investimenti per facilitare le assunzioni.

Incentivi per chi assume donne, giovani e lavoratori svantaggiati soprattutto nell’area ZES, Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. E poi potenziamento della piattaforma del sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; riconversione del personale dipendente delle grandi imprese in crisi, con l’istituzione della cabina di regia per l’uso più efficiente e tempestivo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG). Queste le direttrici delle misure in materia di lavoro contenute nel decreto legge 7 maggio 2024, n. 60, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105/2024, dal titolo “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”.

 

Decreto Coesione: le novità in materia di assunzioni

 

Il Decreto Coesione ha l’obiettivo, in materia di lavoro, di realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, e accelerare e rafforzare così l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali.

La misura mette a disposizione per la promozione dell’occupazione oltre 2,8 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e sulle risorse della Misura 5 del Pnrr dedicate alle politiche attive collegate al Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), a cui si aggiungono le risorse per la riconversione delle competenze dei lavoratori nelle grandi imprese in crisi. 

 

 

Ecco in dettaglio le agevolazioni assunzioni 2024

 

 

Bonus Giovani.

 

La misura riconosce ai datori di lavoro privati che, dal primo settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, assumono personale non dirigenziale under 35 (mai occupato a tempo indeterminato) con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati (con esclusione dei premi e contributi INAIL), nel limite massimo di importo pari a 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Nel caso di assunzioni presso una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna l’esonero è riconosciuto per un massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato (mentre spetta in caso di precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

 

 

Bonus Donne.

 

La misura riconosce l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, che rientri nelle seguenti categorie:

  1. a) donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno;
  2. b) donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

 

 

Bonus ZES (Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno).

 

La misura prevede l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascun dipendente assunto quale lavoratore subordinato non dirigente, a tempo indeterminato, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025.

L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero. Inoltre, il dipendente deve:

  1. a) aver compiuto 35 anni di età;
  2. b) essere disoccupato da almeno 24 mesi;
  3. c) essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.

 

Percettori NASPI e SIISL, Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa

 

Le misure prevedono l’iscrizione d’ufficio dei percettori della NASPI e della Dis-Coll (indennità di disoccupazione) alla piattaforma del SIISL.

Con un apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saranno definite le modalità e le condizioni attraverso cui ai datori di lavoro sarà consentito pubblicare sul SIISL le posizioni vacanti all’interno dei loro organici e le modalità di accesso al SIISL su base volontaria da parte degli utenti alla ricerca di occupazione, diversi dai soggetti obbligati all’iscrizione al SIISL ai sensi delle disposizioni vigenti. Sul SIISL saranno inserite anche le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su piattaforme pubbliche nazionali e internazionali. Si prevede poi che la piattaforma utilizzi gli strumenti dell’intelligenza artificiale per incrociare domanda ed offerta di lavoro, nel rispetto della legislazione vigente in materia.

 

 

Decontribuzione Sud, proroga al 31 dicembre 2024


A proposito di agevolazioni assunzioni 2024, l’UE ha concesso la proroga fino alla fine dell’anno per la misura Decontribuzione Sud, che prevede l’esonero contributivo al 30% per i contratti di lavoro dipendente nel Mezzogiorno d’Italia.

In mancanza della nuova autorizzazione comunitaria, l’agevolazione sarebbe scaduta il 30 giugno 2024. Adesso, invece, è estesa fino al 31 dicembre 2024.

Incentiva, attraverso un esonero contributivo, i rapporti di lavoro dipendenti per le aziende con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Ai datori di lavoro privati è riconosciuta un’agevolazione le cui percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni (sono esclusi dal calcolo della contribuzione i premi e contributi dovuti all’Inail):

  • sino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2026 e 2027: esonero del 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2028 e 2029: esonero del 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro.

Questo esonero non prevede un massimale nell’importo per singolo lavoratore/lavoratrice. Necessita però, di volta in volta, dell’approvazione della Commissione Europea perché rientra negli aiuti di Stato.

 

 

 

 

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