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Certificazione di parità di genere, dal 6 dicembre le domande di contributi per le PMI
Le PMI che vogliono ottenere la certificazione di parità di genere possono inoltrare, a partire dal 6 dicembre 2023, la domanda per ottenere agevolazioni.
È stato infatti pubblicato il bando che definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi alle micro, piccole e medie imprese per l’ottenimento della certificazione. Prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione”) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e realizzata in collaborazione con Unioncamere in qualità di soggetto attuatore, è uno strumento pensato per accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree più critiche per la crescita professionale delle donne. Obiettivo della misura, che ha una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, 8 dei quali destinati al supporto alle PMI, è quello di contribuire a raggiungere entro il 2026 l’incremento di 5 punti nella classifica dell’ Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) che attualmente vede l’Italia al 13esimo posto nella classifica dei Paesi UE.
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI con sede legale e operativa in Italia, iscritte nel Registro delle imprese e attive.
Le due linee di agevolazioni previste
L’introduzione di questo nuovo Sistema di certificazione è agevolata con contributi a valere sui finanziamenti Next Generation EU del PNRR previsti per le piccole e medie imprese e microimprese. Le agevolazioni sono destinate sia ai servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione, sia alla copertura dei costi di ottenimento della stessa.
Nel primo caso, per l’assistenza tecnica e per l’iter di accompagnamento all’ottenimento della certificazione, è prevista l’assegnazione di un contributo per ciascuna impresa fino a 2.500 euro sotto forma di servizi. Possono rientrare tra questi, per esempio, il supporto all’utilizzo dei tools informativi, azioni di affiancamento erogate da esperti appositamente selezionati per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici e per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione. Questi servizi sono finalizzati a trasferire alle imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche utili a ottenere la certificazione.
Per il rilascio vero e proprio, poi, è prevista l’assegnazione di contributi fino a 12.500 euro per impresa (variabili a seconda della dimensione dell’organizzazione), sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli Organismi iscritti in un apposito Elenco.
Come fare domanda
I contributi verranno concessi con procedura valutativa con procedimento a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda a partire dalle ore 10 del 6 dicembre 2023 e fino alle ore 16 del 28 marzo 2024, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Per accedere ai contributi è necessario effettuare un pre-screening di autovalutazione per verificare di avere i prerequisiti minimi, e ottenere un esito che dimostri un adeguato grado di maturità dell’impresa sui temi inerenti alla parità di genere. È inoltre richiesta la presentazione di un preventivo formulato da un Organismo di Certificazione aderente all’iniziativa.
La certificazione, lo ricordiamo, interessa sei aree strategiche di impresa: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere e tutela della genitorialità/conciliazione vita lavoro.
Chi ottiene i contributi potrà prenotare cinque incontri con esperti specializzati per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento, individuare le aree di miglioramento e intervenire per soddisfare i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022.
L’iter preciso per presentare la domanda e tutte le risposte alle domande più comuni sono disponibili a questo link.
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