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Work-life balance & performance: perché favorire l’equilibrio tra vita privata e lavoro
Con il concetto di Work-life balance si attribuisce nuova rilevanza al concetto della conciliazione e del bilanciamento tra la sfera lavorativa e quella familiare con l’obiettivo di migliorare sia la qualità di vita che di lavoro.
Nel corso degli ultimi decenni le richieste provenienti da entrambe le aree sono aumentate, diventando spesso gravose. I lavoratori di oggi, in particolare, si interfacciano con realtà lavorative sempre più complesse e dinamiche. A maggior ragione dopo i molteplici cambiamenti legati alla pandemia, il confine tra gli impegni lavorativi e quelli di natura familiare o personale risulta essere sempre più sbiadito e incerto. Il che implica facile ingresso di una di queste sfere nell’altra e viceversa. Di conseguenza, aumentano le “pressioni” derivanti dalla gestione di tali obblighi. Per questo motivo, è emersa l’esigenza di approfondire le complesse relazioni tra i ruoli familiari e quelli lavorativi, favorendo la conciliazione dei ruoli in un’ottica di promozione del benessere dei lavoratori e della loro performance.
L’arricchimento lavoro-famiglia
Gli ultimi due decenni hanno visto lo studio di un aspetto innovativo della dinamica lavoro-famiglia: il concetto di “arricchimento lavoro-famiglia”. Con questo termine si indica il grado in cui l’esperienza vissuta in un ruolo migliora la qualità e le prestazioni, in termini di performance o affettività, nell’altro ruolo. Questo approccio nuovo, prettamente positivo, si focalizza sulle conseguenze “amplianti” che possono derivare dalla partecipazione attiva della persona in un ruolo e che può portare a conseguenti ripercussioni sull’altro ruolo. Con il risultato che non solo ne beneficia l’individuo, ma anche i differenti contesti in cui è inserito, come il contesto familiare, organizzativo e sociale.
Le 5 caratteristiche positive che influiscono su vita privata e lavoro
Determinate caratteristiche lavorative favorevoli contribuiscono a creare condizioni psicologiche positive nel lavoratore, le quali, a loro volta, generano risultati positivi sia per la persona che per il contesto lavorativo. Nello specifico, le 5 caratteristiche lavorative principali che vanno a influire sia sulla sfera lavorativa sia su quella familiare sono:
- varietà delle competenze: diversificare i compiti riduce gli effetti negativi di distress (o stress negativo), disagi fisici, psicologici e sociali;
- identificazione con il lavoro svolto;
- significatività del lavoro/incarico;
- autonomia: associata alla gestione del tempo, all’iniziativa e alla sicurezza, porta al processo di arricchimento lavoro-famiglia;
- feedback: orientano e indirizzano il lavoratore riguardo l’efficienza della sua performance. Se positivi, promuovono soddisfazione e felicità che, a loro volta, portano al generarsi di nuovi feedback. Se alla valutazione della performance del lavoratore fanno seguito feedback continui (feedback loops), questi creano delle spirali di crescita, specialmente se vengono forniti non solo limitatamente all’area lavorativa, ma tra questa e quella familiare.
I benefici di un contesto lavorativo “supportivo”
Partendo da queste premesse, è stato dimostrato che, quando un lavoratore è inserito in un contesto lavorativo “supportivo” e tendente al potenziamento dell’arricchimento tra le aree di vita, la persona sperimenta un mood generale positivo. Questo si ripercuote sulle attitudini della persona, producendo soddisfazione lavorativa che sortirà i suoi effetti sulla performance.
Inoltre, evidenze empiriche dimostrano come i lavoratori che stanno affrontando una situazione difficoltosa o conflittuale tra le varie aree della propria vita, se hanno l’opportunità di beneficiare di un alto supporto da parte dell’azienda per la quale lavorano riusciranno con maggiore probabilità a mantenere costante la motivazione nei confronti del proprio lavoro e i risultati di performance.
Work-life balance, perché è importante
I risultati importanti che emergono dall’interdipendenza di questi fattori dimostrano che, se attivati e sostenuti all’interno della cultura aziendale, i lavoratori risponderanno positivamente riportando maggiori livelli di serenità e di gratitudine nei confronti di colleghi e superiori, minor livelli di burnout, livelli inferiori di intenzione di turnover e maggiore performance.
Come favorire, concretamente, il work-life balance
Queste evidenze permettono di ipotizzare possibili interventi pratici da promuovere all’interno delle organizzazioni da parte dall’area HR. Come, ad esempio, interventi di formazione esperienziale all’interno dei team di lavoro. Oppure il potenziamento di interventi family/life-friendly, o la valorizzazione dei singoli lavoratori attraverso politiche di diversity management. Anche lo smart working può contribuire a migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti, incidendo positivamente sulla loro produttività. Secondo un’indagine Infojobs condotta dopo il primo lockdown, il 17% dei lavoratori apprezza la possibilità di gestire insieme esigenze personali e lavorative, con una percentuale che sale al 30% per le donne con figli.
Qualunque siano le azioni concrete intraprese, è importante che la cultura organizzativa abbia come valore cardine la spinta al miglioramento costante e l’adozione del pensiero e delle azioni positive.
Scritto da Silvia di InfoJobs Lab.
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