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Come gestire l'onboarding dei dipendenti da remoto?
L' inserimento di nuovi dipendenti
L’inserimento di nuovi dipendenti è una fase cruciale per il successo aziendale, ma quando si tratta di onboarding da remoto, la complessità aumenta.
Se gli approcci all’onboarding possono essere vari da azienda ad azienda, di solito questa fase prevede riunioni, meeting con i responsabili aziendali, video e presentazioni dell’organizzazione, momenti formativi e di confronto, momenti informali di conoscenza reciproca… Come farlo con chi lavora a distanza?
Ecco qualche suggerimento per un onboarding da remoto strategico e mirato.
Strutturare un processo efficace di onboarding virtuale
Un processo di onboarding efficace per lavoratori da remoto deve bilanciare il giusto carico di informazioni, senza risultare né eccessivo né carente. Pianificare un percorso strutturato è fondamentale per garantire che i nuovi assunti si sentano supportati fin dal primo giorno.
È fondamentale pianificare un percorso chiaro e graduale che permetta loro di acquisire familiarità con l’azienda senza sentirsi sopraffatti dalle nuove cose da imparare.
Per raggiungere questo obiettivo, l’onboarding non dovrebbe iniziare il primo giorno lavorativo, ma fin nelle settimane precedenti. Per esempio, cercando di gestire in anticipo gli aspetti amministrativi e tecnologici. Frequentemente, infatti, il lavoratore arriva al primo giorno senza avere ancora tutti gli strumenti tecnologici disponibili e configurati correttamente, e passa le prime ore a gestire “problemi tecnici” e accessi ai sistemi aziendali.
Parallelamente, i nuovi dipendenti dovrebbero ricevere una chiara documentazione sulle policy aziendali, sulle procedure interne e sui primi passi da seguire.
Creare un primo giorno coinvolgente
L’accoglienza è un momento determinante nell’inserimento di un nuovo collaboratore, poiché influisce sulla sua percezione dell’azienda e sulla motivazione a lungo termine.
Per questo motivo, il primo giorno dovrebbe essere ben organizzato e includere un’introduzione ai valori e alla mission aziendale, seguita da un incontro con il team e con i manager di riferimento.
Una strategia efficace consiste nell’assegnare al nuovo dipendente un mentor o un “tutor”, un collega di riferimento che possa guidarlo e affiancarlo nei primi tempi, rispondere alle sue domande e aiutarlo a orientarsi nella nuova realtà lavorativa.
Definire aspettative e obiettivi chiari
Affinché l’inserimento avvenga in maniera efficace, è essenziale che il neoassunto abbia una visione chiara del proprio ruolo e degli obiettivi da raggiungere.
Le responsabilità devono essere definite in modo trasparente, sia attraverso un confronto diretto con il manager, sia attraverso documenti di riferimento che delineino gli standard di performance attesi.
La possibilità di accedere a una guida chiara sulle attività quotidiane e sulle metriche di valutazione aiuta il dipendente a orientarsi fin da subito, aumentando la fiducia nelle proprie capacità.
Creare un senso di appartenenza e integrazione
Uno degli aspetti più delicati dell’onboarding da remoto è l’integrazione nella cultura aziendale. Senza interazioni dirette con i colleghi, il rischio di isolamento è concreto.
Per contrastarlo, è importante prevedere momenti di socializzazione virtuale, come pause caffè online o eventi informali a distanza. A
nche la partecipazione alle riunioni e ai progetti di team fin dalle prime settimane aiuta a sviluppare un senso di appartenenza e a rendere il neoassunto parte attiva della squadra.
L’inclusione in gruppi di chat o canali di comunicazione interna facilita ulteriormente la connessione con il resto del team, permettendo di condividere esperienze e idee in un contesto più informale.
Monitorare il percorso di inserimento e raccogliere feedback
Il successo dell’onboarding non si esaurisce nei primi giorni, ma richiede un monitoraggio costante nel tempo. Programmare incontri periodici con il manager e il team delle risorse umane consente di verificare come il nuovo collaboratore si sta adattando, identificando eventuali difficoltà e intervenendo tempestivamente per risolverle. Inoltre, raccogliere feedback sulle fasi del processo aiuta l’azienda a migliorare continuamente l’esperienza di onboarding, affinando le strategie per le future assunzioni.
In sintesi: le fasi chiave dell’inserimento di nuovi dipendenti
Ecco in sintesi uno schema utile a strutturare un onboarding efficace per i lavoratori da remoto
1. Preparazione prima dell’inizio
L’onboarding non inizia il primo giorno di lavoro, ma settimane prima.
- Configurare la tecnologia necessaria e inviare i dispositivi aziendali.
- Fornire l’accesso ai sistemi informatici e agli strumenti di comunicazione.
- Inviare documentazione contrattuale e regolamenti aziendali o policy interne in formato digitale.
2. Organizzare un primo giorno positivo
Un’accoglienza ben organizzata rafforza il senso di appartenenza. Il primo giorno dovrebbe prevedere:
- Una presentazione dell’azienda, dei suoi valori e obiettivi.
- Un incontro virtuale con il team, con i colleghi e i manager.
- L’assegnazione di un mentor o un collega tutor per facilitare l’integrazione.
3. Definizione delle aspettative e degli obiettivi
Un onboarding efficace deve prevedere la condivisione di un documento chiaro con:
- Le responsabilità specifiche del ruolo.
- Gli obiettivi di breve e medio termine.
- Le modalità di valutazione delle performance.
4. Favorire l’interazione e la cultura aziendale
Anche a distanza, i nuovi dipendenti devono sentirsi parte integrante dell’azienda:
- Organizzare momenti di socializzazione virtuale.
- Creare canali di comunicazione dedicati per domande e supporto.
- Coinvolgere il neoassunto in riunioni e progetti fin dai primi giorni.
5. Monitoraggio e feedback continuo
Il successo dell’onboarding non si misura solo nei primi giorni, ma nel lungo termine:
- Programmare momenti di revisione regolari con il manager e il team HR.
- Raccogliere feedback per migliorare il processo di inserimento.
- Offrire opportunità di formazione continua per facilitare la crescita professionale.
L’onboarding da remoto rappresenta una sfida per le aziende, ma con una strategia strutturata può contribuire all’integrazione dei nuovi dipendenti e alla loro fidelizzazione nel tempo.
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