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Bonus giovani: le regole 2025 per la fruizione dell’esonero contributivo
Incentivi, Requisiti, Retroattività e Digitalizzazione
Nel 2025 il bonus giovani si conferma uno strumento strategico per il rilancio dell’occupazione giovanile e un’opportunità concreta per le imprese italiane. Con la pubblicazione del decreto interministeriale del 7 maggio 2024, n. 60, e l’adozione delle relative istruzioni INPS, le aziende possono ora contare su un quadro normativo chiaro per accedere all’esonero contributivo destinato all’assunzione di giovani under 35.
Un incentivo per l’occupazione giovanile
Il bonus giovani 2025 si inserisce nel più ampio disegno di politiche del lavoro previsto dal Decreto Coesione, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento stabile dei giovani nel mercato del lavoro.
L’incentivo si rivolge alle imprese che assumono, a partire dal 1° settembre 2024, giovani con meno di 35 anni che non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato. Il beneficio si traduce in un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per una durata di 24 mesi.
L’esonero è applicabile anche in caso di trasformazione di un contratto a termine in contratto a tempo indeterminato, rendendo la misura attrattiva anche per i datori di lavoro che intendono stabilizzare giovani risorse già presenti in organico. (A questo link, un riepilogo delle principali tipologie di contratti di lavoro in Italia).
Requisiti per le imprese e cumulabilità
Per accedere al bonus, le aziende devono rispettare una serie di condizioni: essere in regola con gli obblighi contributivi, non aver proceduto a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei sei mesi precedenti nella stessa unità produttiva e rispettare il principio del non superamento del “de minimis” previsto dalla normativa europea sugli aiuti di Stato.
Inoltre, il bonus è cumulabile con altri incentivi, purché non si superi il limite massimo dell’esonero previsto e vi sia compatibilità tra le diverse agevolazioni. Ad esempio, è possibile cumulare il bonus giovani con l’esonero per l’assunzione di lavoratori svantaggiati, purché venga rispettato il limite della contribuzione dovuta.
Le novità 2025: retroattività e digitalizzazione delle procedure
Una delle principali novità introdotte per il 2025 è il carattere retroattivo della misura: l’incentivo è riconosciuto per tutte le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024. Questo aspetto risulta particolarmente interessante per le imprese che hanno già investito nell’inserimento di giovani risorse e consente un recupero sui costi del lavoro anche per le assunzioni già effettuate.
Dal punto di vista operativo, l’INPS ha attivato una piattaforma dedicata per la presentazione delle domande, semplificando il processo di richiesta e riducendo i tempi di attesa per l’autorizzazione.
Per accedere al Bonus, il datore di lavoro deve presentare la domanda con il modulo già disponibile online dal 16 maggio 2025 tramite la pagina “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, secondo le indicazioni della circolare. Il datore di lavoro deve inviare la comunicazione preventiva tramite il portale INPS e attendere l’accoglimento della domanda prima di applicare l’esonero in busta paga.
Impatti sul costo del lavoro e vantaggi per le PMI
In un mondo del lavoro che “invecchia”, il bonus giovani rappresenta un’opportunità concreta per abbattere il costo del lavoro, in particolare per le PMI che spesso incontrano maggiori difficoltà nell’assunzione di personale giovane a tempo indeterminato. L’incentivo contribuisce a ridurre il gap generazionale nelle aziende, promuovendo il ricambio e lo sviluppo di competenze fresche e innovative.
Per un’impresa di piccole o medie dimensioni, l’esonero fino a 12.000 euro complessivi nell’arco di due anni può fare la differenza in termini di sostenibilità economica di un’assunzione. Inoltre, inserire giovani nel proprio organico consente alle aziende di accedere a percorsi di formazione finanziata e progetti di upskilling, in sinergia con i fondi interprofessionali.
Per chi si occupa di risorse umane, quindi, il momento è propizio per attivare piani di talent acquisition orientati alla sostenibilità occupazionale. Costruire percorsi di inserimento strutturati, affiancare le nuove risorse a figure senior e valorizzare la formazione on the job sono azioni che possono massimizzare il ritorno dell’investimento in capitale umano.
Il bonus giovani 2025 si conferma un’opportunità vantaggiosa per le imprese italiane, in particolare per quelle che intendono investire nella crescita del capitale umano e nel ricambio generazionale.
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