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Nasce il Codice delle imprese responsabili in favore della maternità

Il Codice per le imprese in favore della maternità è un nuovo strumento di autodisciplina varato dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, con l’obiettivo di creare un clima culturale ed economico di collaborazione tra datore di lavoro e dipendenti rispetto al tema della maternità, affinché questa non debba rappresentare per le donne un desiderio alternativo alla carriera. Il documento è stato firmato lo scorso 7 novembre in occasione di un evento dal titolo “La maternità (non) è un’impresa”, e vuole essere il simbolo di un’alleanza tra Istituzioni e aziende per un’impresa a misura di mamma e a misura di bambino.

 

 

Un nuovo strumento di contrasto al calo demografico

 

L’iniziativa sostiene, in un senso più ampio e senza sostituirla, la misura PNRR della Certificazione della parità di genere, che vincola l’accesso a sgravi fiscali e contributivi, oltre a punteggi premiali nella partecipazione ad appalti pubblici, all’adozione di policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne, e che viene rilasciata da organismi di certificazione accreditati in conformità alla prassi UNI/PdR 125:2022.

Il Codice segue l’approccio trasversale del Governo sul tema della natalità che, come certificato dall’ISTAT, anche nell’anno trascorso ha fatto toccare all’Italia un nuovo record negativo che non sembra arrestarsi, con effetti ormai percepibili sull’economia, sul mercato del lavoro e sul modello sociale. Negli ultimi cinque anni la popolazione in età di lavoro è diminuita di 756 mila persone e nel solo 2022 di 133 mila. Nel giro di 10 anni, secondo l’ISTAT, la popolazione calerà di un altro milione e 200 mila unità, che saliranno a 5 milioni nell’arco di 30 anni. Da qui la volontà di guardare al futuro, promuovendo un cambio prima di tutto culturale. Nessuno meglio delle aziende sa quanto sia importante fare investimenti produttivi e quanto sia importante scommettere sul domani, a cominciare dalle persone.

 

 

I comportamenti organizzativi che possono fare la differenza

 

Il Codice individua alcuni comportamenti organizzativi che imprese e organizzazioni possono adottare, buone pratiche – partendo da quelle che già in alcune realtà sono in atto – per favorire e sostenere attivamente la maternità. 

A cominciare dal favore per la continuità di carriera delle madri, assicurando il reinserimento lavorativo, formazione, flessibilità e sostegno al benessere psicofisico affinché anche dopo la maternità le neomamme possano continuare a crescere professionalmente.

Il focus è anche sulle iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute al fine di tutelare la salute di mamme e neonati. L’impresa può garantire ai lavoratori screening periodici attraverso campagne informative e un’assistenza sanitaria che sia davvero funzionale alle esigenze di tutti. 


Infine, l’azienda può fare molto in termini di adattamento dei tempi e modi di lavoro dando la possibilità di usufruire di congedi parentali, aspettative, orari flessibili per madri e padri che hanno bisogno di vivere la propria famiglia e conciliare vita-lavoro, o anche creando asili nido all’interno dell’azienda. 

L’adesione al Codice è a discrezione delle imprese che vogliono definirsi “socialmente responsabili”. Le modalità per formalizzare l’iscrizione sono disponibili sul sito ufficiale dell’iniziativa.

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