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Incentivi all’occupazione: le agevolazioni per gli over 50

L’età di un lavoratore non dovrebbe, di per sé, rappresentare un ostacolo all’occupazione. Ricordiamo che il divieto di discriminazione in base all’età è un diritto fondamentale e, quando si pubblica un’offerta di lavoro, non dovrebbero esserci indicate limitazioni. Fanno eccezione i casi in cui i limiti siano correlati a mansioni particolari o, per esempio, gli annunci legati a contratti come quello dell’apprendistato che di per sé hanno vincoli di età.

In realtà, però, un lavoratore over 50 – pur avendo un bagaglio di esperienza che potrebbe essere valorizzato – riscontra più difficoltà nell’essere assunto e nel ricollocarsi, tanto che superare la soglia dei cinquant’anni è una delle condizioni per rientrare nella categoria dei “lavoratori svantaggiati”.

 

Per le aziende che assumono disoccupati ultracinquantenni, per il 2022, sono disponibili due forme di agevolazioni, contenute in due diverse fonti ed emanate in differenti momenti storici. La prima ha preso il via nel 2013, introdotta dalla Legge Fornero: riguarda indistintamente uomini e donne e dà la possibilità di beneficiare degli sgravi contributivi del 50%. La più recente Legge di Bilancio 2021 ha previsto un ulteriore esonero contributivo del 100% rivolto unicamente a quanti assumono donne over 50.

Ecco nel dettaglio quali sono gli incentivi per assumere disoccupati over 50, chi ne ha diritto e a quali condizioni.

 

 

Sgravi contributivi del 50% per assumere over 50

 

Tuttora validi sono gli incentivi della legge n. 92/12, cioè la Legge Fornero, che consistono in sgravi contributivi del 50% per i datori di lavoro che assumono uomini e donne di età superiore ai 50 anni e che sono disoccupati da almeno 12 mesi. 

Possono beneficiare di questa agevolazione tutti gli imprenditori, a eccezione dei datori di lavoro domestico e intermittente.

Gli incentivi, però, spettano solo se l’assunzione realizza un incremento netto del numero dei lavoratori dipendenti rispetto alla media dei dodici mesi precedenti.

 

La durata dell’agevolazione

 

Tali agevolazioni hanno una durata che varia a seconda del tipo di contratto stipulato.

Si può ricorrere all’incentivo in caso di assunzioni con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, anche in somministrazione, e la riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro è riconosciuta per 12 mesi.

Se il contratto è a tempo indeterminato oppure in caso di trasformazione da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si estende al 18° mese dalla data di assunzione.

 

L’incentivo all’occupazione delle donne over 50

 

La seconda tipologia di agevolazioni per assunzioni di over 50 riguarda esclusivamente le donne ed è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2021. La misura rientra nel pacchetto di incentivi emanati dal Governo per far fronte alla crisi economica e al calo occupazionale derivati dall’emergenza sanitaria da Covid-19 e, più in generale, nelle agevolazioni per l’occupazione femminile nel biennio 2021-2022.

In questo caso, i datori di lavoro non hanno diritto a uno sgravio, ma a un vero e proprio esonero contributivo del 100% se fino al 2022 assumono lavoratrici disoccupate da oltre 12 mesi.

Anche in questo caso, le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati di ciascun mese e il numero medio degli occupati nei dodici mesi precedenti. 

 

I beneficiari

 

Possono beneficiare dell’esonero contributivo tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, in regola con gli obblighi contributivi e di legge.

Le agevolazioni riguardano le assunzioni a tempo determinato, quelle a tempo indeterminato e le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato.

L’incentivo spetta anche in caso di part-time, per i rapporti di lavoro subordinato con una cooperativa di lavoro e in somministrazione. Restano esclusi dal beneficio i rapporti di lavoro intermittente, occasionale, domestico e i contratti di apprendistato.

 

Massimali e durata dell’agevolazione

 

Il limite massimo è di 6.000 euro annui; il massimale nei contratti a tempo parziale andrà proporzionalmente ridotto.

La durata del bonus per le assunzioni agevolate di donne ultracinquantenni è valida fino a 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato; 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato; 18 mesi complessivi a decorrere dalla data di assunzione in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato o non agevolato. L’incentivo spetta anche in caso di proroga di un contratto già in essere, fino a un massimo di 12 mesi.

L’agevolazione è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, purché questi non prevedano un divieto di cumulo con altri benefici.

 

Infine, la Legge di Bilancio 2022 ha esteso lo sgravio contributivo del 100%, per 36 mesi entro il limite di 6.000 euro annui anche ai datori di lavoro privati che tra il 2022 e il 2025 assumono, indipendentemente dalla loro età anagrafica, lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

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