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Premi di produttività: detassazione e regole

Cosa sono e le normative che li regolano

I premi di produttività rappresentano uno strumento strategico per le aziende italiane, permettendo di riconoscere il valore delle persone e, allo stesso tempo, incentivare i dipendenti a migliorare. Erogato direttamente in busta paga o sotto forma di beni e servizi, il premio di produzione è uno strumento molto apprezzato tanto dalle aziende quanto dai dipendenti. 

Le somme erogate per i premi di produttività possono inoltre beneficiare di una detassazione particolare, prevista dalla normativa vigente.

 

 

Cosa sono i premi di produttività?

 

I premi di produttività sono somme di denaro erogate dall’azienda ai dipendenti per ricompensare il raggiungimento di determinati obiettivi, spesso collegati a parametri misurabili come il fatturato, l’efficienza produttiva o il rispetto delle scadenze. 

Questo tipo di incentivo non solo premia il merito individuale o collettivo, ma stimola anche l’impegno verso il miglioramento continuo. 

Sempre più aziende decidono di offrire ai dipendenti questo tipo di incentivi per aumentare la produttività e migliorare la qualità del lavoro e la soddisfazione dei dipendenti, oltre ad ottenere agevolazioni fiscali che permettano di ridurre il costo del personale.

Nel caso in cui la contrattazione collettiva lo preveda, i lavoratori possono scegliere di ricevere il premio di produzione:

  • direttamente in busta paga
  • sotto forma di servizi di welfare aziendale, scegliendo tra le agevolazioni messe a disposizione dall’azienda all’interno del suo piano di welfare.

 

Come suggerisce il loro nome, i premi di produzione non sono dei semplici bonus, ma delle vere e proprie ricompense, la cui erogazione è soggetta a diverse condizioni.

 

 

Chi può beneficiare dei premi di produzione?

 

I premi di produzione possono essere corrisposti ai lavoratori dipendenti di aziende del settore privato in possesso di un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, purché la loro erogazione sia prevista dal contratto collettivo del settore di riferimento, dalla stipula di specifici accordi sindacali o da contratti di 2° livello aziendali o territoriali.

La loro introduzione in azienda richiede la stipula di un accordo scritto, solitamente con i rappresentanti sindacali se presenti, che definisca i criteri di assegnazione. Questo passaggio è essenziale per garantire trasparenza e conformità alle normative. 

La differenza sostanziale tra i premi di produzione e altri tipi di bonus è determinata dal fatto che il premio di risultato è legato al raggiungimento di obiettivi specifici. Per poter essere considerati tali e, tra le altre cose, poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste per queste particolari forme di retribuzione, i premi di risultato devono:

 – essere collegati a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione o efficienza
 – essere connessi a obiettivi misurabili
 – essere corrisposti a tutti i dipendenti o a categorie omogenee di lavoratori

 

Come si calcola il premio di produttività?

 

Il calcolo del premio di produttività si basa sui parametri fissati nell’accordo aziendale o territoriale. 

All’inizio dell’anno o a intervalli di tempo regolari, l’azienda definisce degli obiettivi a breve e lungo termine e fissa anche gli obiettivi individuali per ciascuna categoria di dipendenti. In questa fase, dovrà definire anche i criteri che serviranno per stabilire se tali obiettivi siano stati raggiunti e a quanto debba ammontare il premio di produzione in caso di successo.

Questi parametri possono includere indicatori come l’aumento del fatturato, la riduzione dei costi operativi o il raggiungimento di specifici standard di qualità. 

Ad esempio, un’azienda potrebbe stabilire che il premio sia pari a una percentuale del miglioramento registrato rispetto agli obiettivi prefissati. Una gestione chiara e trasparente di questi criteri è fondamentale per garantire l’equità del sistema.

 

 

Detassazione dei premi di produttività: come funziona?

 

Uno degli aspetti più vantaggiosi dei premi di produttività è la possibilità di beneficiare di una tassazione agevolata. In Italia, per i dipendenti con redditi non superiori a un determinato limite annuo (fino a oggi fissato a 80.000 euro), i premi di produttività sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 10%, nettamente inferiore rispetto all’aliquota IRPEF ordinaria.

La tassazione del premio di produzione è regolata da una normativa ben precisa, che comprende la Legge di Stabilità del 2016, e dalle Leggi di Bilancio 2017 e 2018. In particolare, la Legge di Stabilità del 2016 ha reso strutturale la detassazione al 10% delle somme versate ai lavoratori a titolo di premio di produttività.

Per il 2024, la Legge di Bilancio n. 213 ha ratificato la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dal 10% al 5%, garantendo per quest’anno una tassazione ancora più agevolata sui premi di risultato

Questo incentivo fiscale rende quindi i premi particolarmente attraenti sia per le aziende, che possono offrire un beneficio tangibile ai propri dipendenti, sia per i lavoratori, che vedono aumentare il valore netto percepito. 

 

 

Quando i premi di risultato possono beneficiare della tassazione agevolata?

 

I premi di risultato possono beneficiare della tassazione agevolata se rispondono a una serie di requisiti.

La detrazione del 10% (o del 5% per il 2024) è soggetta a diversi requisiti:

  • Il reddito massimo del lavoratore non deve superare gli 80.000 euro.
  • La somma massima dei premi annuali per lavoratore è di 3.000 euro, ma può essere aumentata a 4.000 euro in aziende che prevedono la partecipazione paritetica dei lavoratori. Nel caso in cui a un lavoratore vengano corrisposti più premi di produzione da aziende diverse, il limite per accedere alla tassazione agevolata rimane fissato a 3.000 euro.

In questo caso, il lavoratore beneficia di un prelievo fiscale ridotto, che aumenta il netto in busta paga. 

Se non soddisfano i criteri per l’applicazione della detassazione, i premi di produttività vengono tassati con aliquota IRPEF ordinaria, insieme agli altri redditi da lavoro dipendente, secondo le aliquote progressive stabilite per il suo scaglione di reddito. Ad esempio, un premio di 1.000 euro potrebbe essere soggetto a un prelievo fiscale che varia dal 23% al 43%, a seconda del reddito complessivo del dipendente. 

 

Premi di produttività e welfare aziendale

 

Inoltre, alcune aziende scelgono di offrire i premi sotto forma di welfare aziendale, convertendoli in benefit non monetari come buoni pasto, assicurazioni sanitarie o contributi per la formazione. 

Anche questa opzione, oltre a essere fiscalmente vantaggiosa, favorisce il benessere dei dipendenti e rafforza il loro legame con l’azienda. In questo caso, il premio di produzione sarà totalmente esente da tassazione per il lavoratore, mentre l’azienda potrà dedurre dalle tasse gli importi spesi per l’erogazione di tali servizi. Anche in questo caso, il limite per usufruire delle agevolazioni fiscali è fissato alle soglie di 3.000 euro annui per il premio di produzione e di 80.000 euro per quanto riguarda la retribuzione lorda del lavoratore dipendente.

 

Quando viene erogato il premio produzione?

 

Mentre la tredicesima e la quattordicesima mensilità, quando sono previste, vengono erogate a tutti i lavoratori negli stessi periodi dell’anno, l’erogazione del premio di produzione non avviene con le stesse modalità per tutti.
Può essere corrisposto ai dipendenti con cadenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale, a fine anno o in qualsiasi altro momento. Se è legato alla chiusura di un particolare progetto, può anche venire erogato una sola volta.
Tutto dipende dalle tempistiche fissate durante la fase di definizione degli obiettivi.

 

 

Benefici per aziende e dipendenti

 

L’introduzione dei premi di produttività offre vantaggi significativi sia alle aziende che ai dipendenti. Per le imprese, rappresentano uno strumento per motivare il personale e collegare performance e reward. Per i lavoratori, invece, costituiscono un’opportunità di guadagno aggiuntivo, particolarmente appetibile grazie alla tassazione ridotta.

I premi di produttività rappresentano una leva strategica per migliorare la performance aziendale e premiare l’impegno dei dipendenti, per trattenere i talenti e massimizzare i benefici anche dal punto di vista fiscale ed economico, sia per i lavoratori che per l’azienda.

 

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